sabato 25 febbraio 2012

Perché la pratica omosessuale è contro natura e suscita la collera di Dio

Partiamo dal presupposto che bisogna ammettere l'esistenza delle malattie. Ora, il Cattolico dogmaticamente ritiene che anche le malattie, come la corruzione, la morte e le tendenze concupiscenti, hanno avuto origine dal peccato originale che, di fatto, ha privato l'umanità della perfezione e dell'incorruttibilità, facendolo soggiacere alle dinamiche del Creato ed alle vessazioni sataniche. Ammesso che esistono malattie (lo sappiamo che ci sono), dunque, se osserviamo un uomo con 3 occhi, avremmo il falso coraggio di dire che non trattasi di una alterazione? Si tratta di un'anormalità senza dubbio; è oggettivo il concetto. L'omosessualità, seguendo lo stesso concetto logico, si presenta come un'anormalità nell'ambito della sfera psichica; in sostanza, una persona possiede una psicologia femminile in corpo di uomo, oppure sa di essere un uomo in un corpo di donna (oggi alcuni parlano di identità di genere). Perché non si vuole ...
... ammettere l'evidenza dell'irregolarità omosessuale, quando l'anormalità la riconosciamo a tutti gli altri casi definiti come "innaturali"?
Anche avere sette dita è una variante, ciò nonostante non rientra nella normalità, dato che variante non è uguale a
normalità. Molti sostengono che con giochi di parole si vuole sopprimere l'evidenza dei fatti e che comunque l'omosessualità è naturale.
E' importante ravvisare la tendenza molto diffusa che sono proprio coloro che si vantano di credere solo a ciò che vedono, che poi negano quello che degli omosessuali è un dato ovvio; cioè che sono soggetti non secondo l'ordine della natura dove, per natura, si intende il Creato che è governato da un equilibrio innegabile e tangibile.
L'omosessualità, anche se in taluni casi non è una deformità strutturale, lo è psicologicamente acquisita per vari disagi e evidenti turbe della personalità che, a lungo andare, comportano anche la "malattia dell'anima". E' doveroso innanzitutto diffondere le verità antropologiche e, negando il fatto che l'uomo e la donna sono secondo natura sana e che gli omosessuali si presentano secondo natura non conforme, si brama far credere che si equivalgano gli stati naturali.
Se uno è retto e l'altro è storpiato, sono due risultati della natura, ma il primo risultato è sano, l'altro è malformato; fin qui non esiste diversità morale! Ma se si vuole far credere che tutti i difettosi psichici, possano regolarmente valicare il confine morale, fino al punto che le unioni non lecite neanche tra maschi e femmine a loro siano consentite, allora questo è veramente grave!
E' grave già soltanto dal punto di vista della Legge di natura, dato che alcune parti sono state definite in natura per essere usate solo per defecare. Un lettore del sito, un farmacista, faceva giustamente notare nei commenti che anche la lubrificazione dell'ano non esiste, diversamente da ciò che Dio ha previsto nella vagina (fenomeno fisiologico noto), al fine di consentire al pene di accedervi agevolmente. Sempre lo stesso utente, faceva notare che nella sua farmacia vengono venduti farmaci quali il "Luan", prodotto che contiene un principio attivo detto lidocaina e che, sovente, viene acquistato dalle coppie gay e dagli etero sodomiti affinché tale pomata anestetizzi e lubrifichi l'orifizio anale quando, come negli esempi citati, viene utilizzato contro natura.
Molti sostengono che alcuni animali, come i bonobo, si intrattengono in rapporti di sodomia e, partendo da questa considerazione, affermano che l'omosessualità sia naturale. Anche questo concetto è sbagliato, dato che gli stessi bonobo per riprodursi, hanno bisogno della femmina e, se per sottomissione nei riguardi del maschio "alfa", taluni soggetti si fanno sodomizzare, è altrettanto vero che siamo nell'ambito della normale dinamica animalesca, così come accade nei cani, quando la femmina dominante suole "montare" le altre femmine del branco. Differenti e assolutamente naturali, invece, sono i casi di creature ermafrodite e di creature mutanti. Le prime, per natura ricevuta, hanno ambo i sessi e si auto riproducono, le seconde invece, cambiano il proprio sesso per fini procreativi, solo in base alla presenza numerica od all'assenza totale dell'essere di sesso opposto; Dio ha previsto tutto ciò, quindi è naturale.
Ancora oggi, partendo proprio dagli studi prussiani del 1869 in cui si iniziava a teorizzare l'omosessualità animale, la stessa sessualità di alcune specie animali è poco compresa e spazia nei diversi ambiti individuati come: copulazione, stimolazione genitale, giochi di coppia, corteggiamento. Attualmente la vera incidenza dell'omosessualità negli animali è sconosciuta e, se da un verso si nota che vi sono piccioni, pinguini ed altri animali che in una certa percentuale sono soliti intrattenere rapporti apparentemente omosessuali, dall'altro vi sono studi che dimostrano, come nel caso delle pecore, che una minima percentuale di montoni si accoppia con esemplari dello stesso sesso, ma lo fa solo ed esclusivamente per sottomettere il rivale e, come noto, non giunge all'orgasmo. Insomma, affermare che l'omosessualità sia naturale e che l'affettività omosessuale intesa come amore sia naturale, basandosi su studi scientifici su animali, per altro, ancora in fase di grande sviluppo, è un'assurdità.
Se vogliamo, adesso, inoltrarci nel discorso fino ai divieti santi previsti dalla Legge di Dio, è doveroso accettare l'evidenza del fatto anomalo dell'omosessualità e l'evidenza immorale degli atti tra omosessuali e, solo successivamente, accedere alla comprensione più profonda dei motivi della teologia morale.
Dio non condanna l'omosessuale che vive questo disagio, ma questo disagio non deve diventare un pretesto per pervertire gli atti e giustificare le cose più riprovevoli. Lo ho scritto anche in questo articolo ben documentato ed assolutamente non omofobo. Se le deformità fisiche e psicologiche non dipendono sempre da noi, i comportamenti morali si, perché in questi siamo noi che scegliamo.
Ritornando al discorso fatto ieri, dunque, amare il prossimo come se stessi, significa volere il bene per l'altro che si vuole anche per se stessi. Il primo bene che un cristiano ama è la verità, dato che Cristo fu ed è verità e portatore di verità; per questa ragione è moralmente positivo e santificante giudicare il male e denunciarne, in esso, la presenza dello spirito del mondo che è Satana.
Giudicare il male significa offrire l'opportunità della verità che libera dall'ignoranza, nella stessa misura in cui Cristo è venuto appunto a portare la verità; giudicare il male è un dovere di tutti.
Spesso, purtroppo, accade che i gay superbi schierati contro l'ordine e i buoni costumi, così come li vediamo esprimersi sui carri nelle manifestazioni, meriterebbero sanzioni penali per oscenità e per discriminazione religiosa, con sanzione come qualsiasi altro reato. La loro palese perversione, specialmente in certi casi, è una violenza psicologia a danno di tanti individui, partendo dagli anziani, passando attraverso le famiglie, fino a giungere ai minori che, dinanzi a tali nudità ed impudicizie contro natura, restano davvero sconvolti. Inoltre l'oltraggio alla religione cristiana attraverso la profanazione dei simboli accade solo in Italia dove le lobbie proteggono queste sacrileghe manifestazioni.
Provino a fare tali affronti blasfemi alle religioni dell' Ebraismo e dell'Islamismo che a loro volta condannano la pratica dell'omosessualità più severamente dei cristiani.
I superbi e ipocriti omosessuali in queste manifestazioni oltraggiano solo la religione cristiana. Perché?
Sanno che possono oltraggiare il nome santo di Gesù Cristo con tutta libertà. Ma Dio non si irride. E se i cristiani tollerano perché ispirati dalla pazienza e dall'amore, è vero anche che parlino e denuncino abusi così frequenti.
Se umanità e omosessualità esistono sostanzialmente dallo stesso momento, non esistono insieme dall'inizio. Fondamentalmente esiste l'omosessualità soltanto dopo il peccato che ha completamente distrutto la natura originale, appunto come dicevo all'inizio dell'articolo.
La trasgressione della legge naturale oltre che quella di Dio, ha distrutto la perfezione umana e reso l'uomo incline al male. Ecco perché abbiamo bisogno dell'aiuto divino, per correggere le nostre tendenze cattive. L'aiuto è ciò che imploriamo come grazia santificante, da qui l'importanza dei retti insegnamenti, dello spirito missionario, della Chiesa e della preghiera.
Noi cristiani, per concludere, non temiamo Dio, bensì temiamo di perdere piuttosto un Bene così grande. Questo timore rafforza l'amore che non vuole separarsi da un Padre così buono e giusto. Quando nella scrittura è rivelato che Dio si adira, non va compreso come di un atteggiamento inconsulto e incontrollato come accade a noi poveri uomini. L'ira di Dio è santa perché infinitamente virtuosa e non passionale e impulsiva. L'ira è motivata sempre da infinito amore.
Mentre siamo in vita Dio si adira santamente correggendoci in vari modi: sottraendoci le cose che ci separarono da lui. Se una persona pecca e rischia di dannarsi l'anima per l'amore al vizio, Dio adirandosi e amandolo gli sottrae la salute perché non abbia più a usare male del corpo, e possa ritrovare l'amore all'anima; questo concetto potrebbe essere riconducibile all'AIDS ed alle malattie veneree.
Vi è un'altra ira più severa ed è questa: quando Dio vedendo le gravità continue delle colpe e degli scandali, lascia che il peccatore ostinato e indurito continui ad offenderlo fino alla morte, senza che sia raggiunto dalla sofferenza che potrebbe salvarlo. E' pericoloso perseverare nell'ostinazione contro Dio; Dio è buono ma anche giusto.
D'altronde non diciamo cattivi i giudici che condannano all'ergastolo terroristi e stupratori e avremmo l'ardire di chiamare ingiusto Dio che decreta la dannazione eterna di un'anima ostinata e ribelle?
Dio non manda nessuno all’inferno, è il cattivo che vi si fa condannare facendo il male, come il ladro che rubando si fa condannare alla prigione; Dio, oltretutto, deve esercitare la giustizia verso i buoni, proprio condannando i cattivi impenitenti. Come potrebbe ammettere in cielo i buoni insieme ai cattivi?
Sarebbe ingiusto, come un qualunque giudice terreno che si corrompe e sarebbe contrario alla Dottrina della fede ed al Magistero dato che, dagli insegnamenti di Cristo, si è appreso quando, dove, come e perché avverrà la separazione sempiterna dei giusti dai dannati.
Questo mio articolo non è esempio di omofobia, ma è constatazione dei fatti nell'ottica del buon crisitano; non era omofobo neanche il mio articolo di ieri, leggibile cliccando qui.

Carlo Di Pietro (M.S.M.A.)


venerdì 24 febbraio 2012

QUELLO CHE GLI OMOSESSUALISTI MILITANTI ED I GAY NASCONDONO ASTUTAMENTE. IL "PARAVENTO OMOFOBIA"

Di omosessualità ed omosessualismo ne ho parlato in tanti articoli e, per dovere cristiano, continuerò a farlo finché Dio me lo consentirà, ciò nonostante quest'oggi vorrei focalizzare ulteriormente le attenzioni dei lettori su alcuni argomenti che il mondo della militanza gay tiene nascosti ai tanti. Anzitutto partiamo dal presupposto che il buon cristiano, come Dottrina insegna, ha il dovere di ricordare all'omosessuale (come all'etero) che la pratica del sesso contro natura e le forme di amore insolito, se protratte negli anni, da grave peccato divengono vizio radicato. In quest'ottica, difatti, il Magistero ci insegna che con il prolungarsi di queste abitudini intrinsecamente disordinate, in abominio e contro natura, la diversità viene psicologicamente re-interpretata come normalità, al punto tale che il vizio legato esclusivamente alla sfera sessuale porta con se tutta una serie di comportamenti superbi, iracondi e blasfemi, dunque diabolici. ...
... Ieri il Santo Padre Benedetto XVI ha lanciato un chiaro monito ai sacerdoti (leggi qui), ricordando loro che la fede, per essere "matura e adulta", deve necessariamente affondare le proprie radici nella conoscenza di Dottrina e Magistero, sostenendo altresì che il buon cristiano non cede alle "onde del mondo" e non cade vittima "delle mode e delle opinioni del mondo", specialmente dovute ai cattivi insegnamenti "provenienti dal mondo dei media e della comunicazione".
Benedetto XVI, alla luce della totale disinformazione dottrinale e delle catechesi di "bassa levatura" (fenomeno modernista e protestante che denuncio pubblicamente da anni), ha ricordato che "con questo analfabetismo religioso non possiamo crescere" ed ha invitato i parroci a studiare con accuratezza il Magistero, quindi a trasmetterlo integralmente ai fedeli che hanno sete di Verità.
Uno dei più grandi mantra o totem diffusi negli ultimi 30 anni, da cui derivano le degenerazioni morali e comportamentali, è la cosiddetta frase "Gesù è amore e Dio è amore", proferita dai buonisti e dai saccenti, al fine di voler giustificare comportamenti contrari agli insegnamenti di Cristo e, di conseguenza, attaccare chi cerca di far rinsavire i vessati.
Omofobo, ad esempio, è la tipica etichetta che viene data al cattolico; mediaticamente, se un tempo volevi distruggere qualcuno nell'onore e nella dignità, dovevi accusarlo di essere nazista o xenofobo. Oggi, invece, la tattica della diffamazione si è spostata sul tema omosessualità, dunque, il buon cristiano (parroco compreso) che tenta di diffondere i reali insegnamenti della Chiesa cattolica, viene definito omofobo e quindi subisce linciaggio mediatico ed emarginazione.
Questa tattica di aggressione alla moralità cristiana può spaventare gli ignavi e i deboli ma, quando si è ricevuto il dono della fede e / o della conversione, non di certo ci si fa intimorire da tali calunnie e, come Cristo insegna, Dio sarà sempre bastone per sorreggerci nelle difficoltà e, perché no, anche nella calunnia e nel linciaggio mediatico.
Oggi, per esempio, cercare di evangelizzare 2 gay o 2 lesbiche, ricordando loro che Cristo ha insegnato ad amare secondo quando previsto dal Padre (Egli stesso), potrebbe procurare conseguenze gravi in termini di notorietà e di "reputazione secolarizzata" ma, nonostante ciò, il buon cristiano ed il religioso non eretico hanno il dovere di spiegare ai 2 gay ed alle 2 lesbiche che il loro non è amore universale, bensì è passione vissuta nel particolare; è una forma di affettività naturale che, così come espressa nel vizio e nel mal costume, diviene innaturale e, se protratta fino alla morte, è ostativa per l'accesso nel regno dei Cieli.
"Gesù è amore e Dio è amore", diranno i buonisti.
Certo, ma in egual misura sappiamo che l'amore di Dio si manifesta anzitutto mediante la sua immensa giustizia e, non a caso, si suol sostenere appunto che la "giustizia non è di questo mondo".
Cosa significa tutto ciò e come comportarsi dinanzi a tali prese di posizione buoniste che, lo ripeto, non sono in linea con la Dottrina cattolica?
Nel confronto ideologico e nell'opera di evangelizzazione, va ricordato ai nostri interlocutori, siano essi laici o religiosi, che esistono dei dogmi di fede, certi (detti da Cristo) e testimoniati anche dalle esperienze dei Santi, che parlano di "giudizio particolare", "giudizio universale" e di "Inferno".
Non è mia intenzione addentrarmi in un trattato teologico sull'escatologia ma, brevemente, è nostro dovere ricordare ai signori del buonismo che la bontà di Gesù e di Dio si manifesta nella concessione del Creato, nella nostra natura, nel libero arbitrio, nella Chiesa, nella preghiera e, non in ultimo, nella possibilità di morire in stato di grazia santificante al fine di riabbracciare il Padre.
Come viene meno, sinteticamente, la grazia santificante?
Con il peccato che è di natura superba, quindi diabolica, e non può - per giustizia divina - conciliarsi con la "situazione paradisiaca" che ci viene dall'eterna vicinanza a Dio e dal distaccamento totale dallo spirito del mondo, che è Satana.
E' dovere del buon cristiano, come il Papa ha ricordato, insegnare il vero Magistero e non le individuali visioni del singolo o del sacerdote in odore di eresia che, caso stano, è sempre il più acclamato e propagandato. E' ovvio!
1) Se in TV si presenta il sacerdote santo che dice:
"amici gay, la Chiesa insegna che la vostra situazione è uno stato di peccato mortale, pertanto o resistete alle vostre pulsioni disordinate, vivete la castità e rifuggite dal peccato, oppure se morite in questo stato, andrete all'Inferno".
Costui sarà infamato, diffamato ed emarginato dai media.
2) Se, a differenza, in TV fa proseliti il sacerdote eretico che dice:
"fate ciò che volete, tanto Dio è amore e andremo tutti felici in Paradiso".
Costui sarà osannato e diventerà presenzialista in talk show e dibattiti radio / TV.
Nell'ottica della vera fede, il primo è santo, mentre il secondo è palesemente eretico, pertanto, piaccia o no, il primo parla ispirato dallo Spirito Santo, mentre il secondo è vessato da Satana, dunque fornisce insegnamenti seduttivi ma sbagliati e si palesa praticamente come coloro i quali Cristo definiva "falsi profeti".
Queste mie parole non sono giudizi temerari, non sono esempio di omofobia e non sono né estremizzate e né tantomeno tradizionali; questa è apologetica della fede, potete leggerne sul dizionario il significato.
Veniamo alle menzogne delle organizzazioni omosessualiste ed alle verità nascoste al fine di poter fare proselitismo gay e di diffondere il malessere spirituale e le turpi abitudini sessuali contro natura:
1) Si cerca di criminalizzare il Narth e Nicolosi (padre della terapia riparativa) evitando di dire che Nicolosi è membro APA (American Psychological Association ) e consulente AMA ( American Medical Association);
2) Non si dice che l’OMS reputa indispensabile il rispetto della libertà e dell’autodeterminazione della persona in merito al proprio orientamento sessuale;
Luca Di Tolve, nel suo testo "Ero gay", sostiene che: "se è vero che ogni persona ha il diritto, se lo desidera, di mantenere un’identità gay, è altrettanto vero che ogni persona ha diritto, se lo desidera, di sviluppare, il suo potenziale eterosessuale e di ricorrere ad una terapia per essere aiutato in questo percorso".
INFATTI:
IL MANUALE DELL'ORGANIZZAZIONE MONDIALE DELLA SANITA', ICD-10 riporta il disturbo F66 1 (orientamento sessuale non desiderato ) dove è previsto che " l'individuo può cercare un trattamento per cambiare ...la propria preferenza sessuale".
In molti clienti con tendenza omosessuale non desiderata, se con consenso, informati circa la possibilità che saranno delusi se la terapia non riesce, l'aiuto psicologico può far funzionare una scelta razionale per sviluppare il loro potenziale eterosessuale.
3) Oggi, per esempio, possiamo criticare l'aborto, ma non possiamo offendere la persona che abortisce. Oggi possiamo criticare la pornografia ma non possiamo offendere la persona dedita alla pornografia.
Luca Di Tolve, nel suo testo "Ero gay", sostiene che: "in realtà ci stiamo accorgendo che molte persone attive nei movimenti gay non ammettono neppure la possibilità che possano esistere forme diverse di omosessualità e percorsi diversi possibili per le persone omosessuali che non si riconoscono nell’ideologia gay, e sostengono la loro "verità" con una tale intolleranza ed insistenza, da generare grandi sofferenze e umiliazioni in molti di noi, persone che hanno sperimentato (o vivono tutt'oggi) pulsioni omosessuali ma che non si riconoscono dell'ideologia gay secondo la quale ogni omosessuale "nasce così" e può soltanto accettare di restare così".
Luca Di Tolve, nel suo testo "Ero gay", sostiene che: "ci lascia amareggiati e senza fiato constatare come alcune persone che hanno vissuto sulla loro pelle l'umiliante esperienza di sentirsi ghettizzati da chi li considerava in qualche modo "subumani", dimostrino a loro volta degli atteggiamenti similmente discriminanti e sprezzanti, alimentando una nuova forma di omofobia diretta a colpire gli omosessuali non gay. Su alcuni di noi questa insistente pressione pesa ormai come una vera e propria persecuzione contro i propri diritti alla libertà di pensiero, alla libertà religiosa ed all'autodeterminazione in merito al proprio orientamento sessuale e si appellano alla coscienza di ciascuno perché sia rispettata la diversità di tutti e sia bandito ogni atteggiamento di dogmatica intolleranza".
Riassumendo in parole semplici e non teologiche:
- omosessualità = tendenza morale e comportamentale oggettivamente ed intrinsecamente disordinata, mai approvabile, curabile con adeguate attenzioni pastorali e con l'ausilio della medicina;
- omosessualità praticata e propagandata = "MAXIMUM PECCATUM INTER SPECIES LUXURIAE", dunque, se si dovesse morire in stato di peccato mortale, chiacchiere eretiche a parte, Dio per bontà verso i giusti e per rettitudine divina, non può concedere al peccatore di accedere nel "mondo dei beati";
- omofobia = inesistente quando il buon cristiano cerca, per amore, di spiegare al gay ed alla lesbica che il loro comportamento è contrario agli insegnamenti di Cristo ed è ostativo per l'accesso al regno dei Cieli. Cristo dice di cercare il bene dell'anima e non del corpo;
- spirito missionario = insegnare la Parola a chi non la conosce e, per amore, essere disposti anche al martirio, al fine di salvare le anime. Questa è la missione più importante per il buon cristiano che, nella Chiesa di Roma, trova massima Verità e perfezione.
- Dio è amore, Gesù è amore = Dio (Padre, Figlio e Spirito Santo) è amore, ma non è stupido o ingiusto. La bontà di Dio permette all'uomo di convertirsi durante tutto l'arco della vita terrena ma, dopo la morte, se l'uomo muore in stato di peccato mortale, è privo della cosiddetta "GRATIA GRATUM FACIENS", che è la grazia santificante che rende l'uomo gradito a Dio. Senza questa "chiave" non si aprono le porte del regno del Padre, ma si va a casa di Satana.
Esempio metaforico pratico:
Dio è il martello di qualità, il Papa è il grossista di ferramenta (vendendo il martello al dettagliante, avverte che serve per battere i chiodi ed il suo lavoro lo fa bene), il dettagliante è il prete (vendendo il martello all'uomo, può dire che serve per battere i chiodi - LA VERITA' - o per batterselo sulle dita - LA MENZOGNA), l'uomo è l'acquirente finale (ha in mano un bel martello e può usarlo per battere i chiodi o per fracassarsi le dita fino alla distruzione, dipende dalle indicazioni che ha ricevuto dal dettagliante; MA L'UOMO SA A COSA SERVE IL MARTELLO!!!!!!!!!!!!!!! "LO HA APRRESO DALLA LEGGE NATURALE").

Carlo Di Pietro

Note:

Catechismo della Chiesa cattolica
Compendio CCC 2005
Discorso del Santo Padre ai parroci romani (23/02/2012)
Libro "Ero gay" di Luca Di Tolve Edito dalla Piemme